In BLUM decadono gli schemi classici e il modo di pensare il fine dining. L’esperienza diventa playfull, come il design della tavola. Un ambiente rilassato, scevro di una ritualità non necessaria. Rimane la sostanza, con la cucina di Riccardo Fazio che accompagna l’ospite in un viaggio in territori sempre nuovi.
BLUM IS DISRUPTION.
In BLUM i tavoli trasparenti sembrano appoggiati sull’acqua, accolti da una piattaforma in equilibrio sull’infrangersi delle onde. Di fronte solo il mare, la spiaggia privata e la natura incontaminata della baia di Mazzarò. Alle spalle Taormina, perla della Sicilia orientale, che dall’alto domina la costa e guarda l’Etna.
TECNICA
Un gusto, su tutti, contraddistingue i piatti di Riccardo Fazio, la parte acida, l’agrumato, il fresco, che trova spazio in abbinamenti inusuali, come quelli che propone nel menu di BLUM, che non dimentica il territorio che lo ospita ma lo contestualizza in una dimensione più ampia e in una veste assolutamente contemporanea. Come il raviolo, che non ha origini siciliane, ma al suo interno troviamo verdure come la cicoriella selvatica, l’indivia e una salsa di Tuma Persa, un formaggio ormai raro dell’isola; ad accompagnarlo la bottarga di muggine. L’anguilla, invece, è marinata con lo yuzu e sidro di mele analcolico; mentre la parte alcolica la dà il Calvados; viene poi cotta a legna in un Kamado, che le dona il sapore di barbecue e presentato con salsa di Granny Smith e una millefoglie di patata.